ARTISTA | PITTRICE | CREAZIONE MERLETTI A FUSELLO | RICERCATRICE E STUDIOSA | CERAMISTA | POETESSA

Filos puoi raccontarci come comincia la tua passione artistica?
Penso che sia stata l’arte ad abbracciarmi, tanto tempo fa. In ciascuno esiste un attimo d’eternita‘ nel quale cadono tutte le resistenze e il “cuore è libero di esprimere le sue emozioni recondite”.
A me è capitato quando sono diventata sorda: o mi aprivo alla vita o mi chiudevo. Fortunatamente ho scelto la prima opzione. Così ho cominciato a dipingere le forme che sgorgavano spontaneamente dal gessetto. Ancora oggi non capisco da dove provengano questi ectoplasmi colorati che accennano passi di danza. Ma sono sicura che il loro habitat sia all’interno del mio DNA.


La tua arte è vissuta come un processo di creazione continua, puoi spiegarci come si sviluppa dentro di te un’idea?
Una volta venute meno le resistenze, ho seguito gli impulsi che provenivano via via dalle mie esperienze esterne. Pittura a olio,pastelli,gessetti,acquerelli, un lungo periodo di ceramica, soprattutto Raku, con cottura casalinga. Momenti di esaltazione. Vedere crakele’ che oltrepassavano le mie intenzioni, morbide figure pronte a librarsi… “più levatrice che mamma”. Una volta ultimate, le opere hanno preso una strada autonoma. “C’è sempre stato un distacco emotivo, alla fine. Come se ciò che facevo non mi appartenesse. Ma nel momento dell’esecuzione, un appagamento completo! Uno stato di ipnosi, di nirvana….”

La pittura ha attinto a piene mani dagli schizzi spontanei, senza cedere a momenti di lucidità razionale.
Nella ceramica è stato un percorso esclusivamente tattile: ho manipolato, strizzato, schiacciato, levigato…sensazioni di obnubilamento….
Quando è nata la tua passione verso il merletto a fuselli?
Alla fine degli anni ’90 ho scoperto un mondo che mi ha completamente rapita : il merletto a fuselli. In questo “universo di fili” l’apprendimento della tecnica è stato fondamentale. Duro lavoro manuale ma identico piacere esecutivo. Piano piano i fili si sono snodati ed hanno preso una strada identitaria.
“Lacci d’amore, come nella nostra danza tribale.”
E la scoperta di opere di arte contemporanea, di installazioni…ha aperto orizzonti di infinite possibilità.
Descrivici come è nata la tua ultima opera…
L’ ultima mia opera, “dolci acque“, è un merletto emotivo contemporaneo, ha avuto un percorso documentato di genesi e di creazione che ha perseguito un unico obiettivo: raccontare il mare.
Quando si osserva un merletto contemporaneo nasce spontanea l’illusione che sia una produzione casuale, buttata lì come un gioco da ragazzi. Ma dietro la facciata spavalda c’è una storia a volte intricata, che attinge a fonti diverse. Se apriamo la porta siamo immersi in un universo parallelo nel quale le coordinate sconfinano nell’indefinito. Ecco perché ho sentito la necessità di raccontare questa esperienza, per permettere al pubblico di sbirciare al di là del palcoscenico, di entrare furtivamente nei camerini non solo delle dive ma anche delle comparse, per cogliere l’anima dell’opera.
(Potrete trovare tutto il racconto sul mio Blog).


Dipinti e opere al tombolo © 2021 Filomena Monte Fellegara
Quali sono i generi e i modi espressivi che preferisci?
I modi espressivi rispecchiano i miei stati d’animo e la mia crescita personale per cui si sono evoluti col tempo. Gessetti, pastelli e acquerello nel periodo iniziale quando avevo un tumulto di emozioni…a volte avevo voglia di spalmare ..altre di incidere…di affondare nell’acqua. La pittura ad olio con le velature ha richiesto studio, con approfondimenti sull’arte pittorica.
Ogni ciclo, una volta concluso, non si è più riaperto.Ma sono convinta che dentro di me persista o ancora gli impulsi iniziali,magari sublimati e trasferiti in altre tecniche. Oggi il mio mondo è il merletto a fuselli. Questo ambito può sembrare declassante per chi ha una concezione rigida dell’arte. Come può un manufatto artigianale assurgere nell’Olimpo della Cultura? Eppure l’arte è movimento, è uno spazio esplorato e da scoprire. È la faccia multiforme della società attuale, liquida, fluttuante e nuotatrice. Rompere il muro di omertà: questo è il mio desiderio,oggi.


Dipinti e opere al tombolo © 2021 Filomena Monte Fellegara
Oggi si sente parlare molto di “mindfulness” ti ritrovi in questa parola?
Quando parlavo di fusione del mondo interiore con la realtà esterna volevo sottolineare come il percorso artistico si sia intrecciato con quello personale di crescita spirituale e viceversa. Già agli inizi degli anni’80 frequentavo a Milano le erboristerie, i gruppi di poesia al femminile, seguivo le teorie steineriane. C’è stato un humus vitale che mi ha permesso di crescere. Costellazioni familiari, yoga, Tai ci, Reiki, massaggio cranio sacrale ed altro…sono stati incisivi per il mio attuale stato di serenità e di centratura. Ecco tutto questo insieme di interessi praticati costantemente per me costituiscono la mia mindfulness come stato di benessere.

Fra le varie attività ed interessi di Filos (Filomena Monte Fellegara) c’è anche la poesia e qui pubblichiamo volentieri quella che ci ha mandato:
Duscia’
Occhi spalancati,
inebriati dalla luce delle chimere
che mollemente
danzano nei giardini incantati.
Dal vetro ritmato
dalla pioggia
ti ho vista avanzare,
aggraziata e sinuosa,anima mia.
Con tocchi di nuvole
hai accarezzato i grani della vita,
dissolvendo
arcaiche presenze
e misteriosi nodi.
Le mani nelle mie
abbiamo mimato
girotondi infantili e danze tribali…
Duscia’
Filos
Copyright Filomena Monte Fellegara © 2022 Tutti i diritti riservati. E’ proibita la riproduzione, anche parziale delle foto e dei testi, in ogni forma o mezzo, senza espresso permesso scritto dell’autore.
Tutte le opere di Filos sono consultabili sul suo sito web:
filomenamontefellegara.com
filomenamontefellegara.com